IL DISVALORE DELL’ANTIFASCISMO – Adesso quelli che con molta boria e arroganza ripetono stancamente lo slogan “siamo tutti antifascisti” hanno anche il vezzo di apostrofarsi “antifà”, come se fosse una categoria eletta dello spirito.
Questo patetico residuato post-bellico ma soprattutto neo-conformista, fa il pari con la commercializzazione mondiale in ogni salsa (stadi, cinema, teatri, media, serie tv ecc.) del loro fastidiosissimo stornello di “bella ciao” (pure spacciato artificiosamente come canto partigiano, seppur partorito negli anni 50 …)
Che baia che noia, che noia che barba, per citare gli immensi Raimondo e Sandra
Questa estenuante manfrina e stucchevole esercizio retorico resterebbero solamente patetiche mode di anacronistiche macchiette se si limitassero al fastidio di slogan superficiale, nei salotti buoni e per benpensanti di ogni risma e stagione.
Purtroppo, le implicazioni che l’antifascismo produce, anzi, tragicamente trascinano con sé da decenni, sono state e sono ben altre, tragicamente più concrete e spesso foriere di dolore e lutti.
Ma partiamo dalla asserita valenza antifascista della nostra Costituzione.
LA COSTITUZIONE ITALIANA NON È ANTIFASCISTA
Nonostante le apodittiche e balbettanti starnazzate pubbliche a 360°, non vi è un solo articolo dei 139 che elevi questa negatività a valore fondante e permeante la carta fondamentale
Ed è inutile il pure il fuorviante richiamo alla XII disposizione transizione finale e transitoria.
Transitoria appunto perché, seppure non formalmente abrogata dopo quasi un secolo dalla promulgazione, inerisce, insieme ad altre norme, de facto decadute, in quanto superate dagli eventi e dalle circostanze temporali, alla transizione del vecchio al nuovo regime.
Non vi è dubbio che ogni chiamo odierno ad essa nel XXI secolo, è infondato, fuorviante, fazioso e strumentale.
SI SCOLPISCA PER SEMPRE NELLA MEMORIA: L’ANTIFASCISMO È STATO INCUBATRICE DI MORTE
L’antifascismo nella storia contemporanea recente è stato il carburante della c.d. resistenza e motore per le nefandezze e le violenze indiscriminate quanto inutili dei partigiani, nell’ultimo anno del secondo conflitto mondiale
L’antifascismo è stato il pretesto per le impunite mattanze in tutto il paese e soprattutto nel “triangolo rosso della morte”, a guerra finita e con cieca e belluina violenza anche e soprattutto su innocenti e civili, un sanguinoso pretesto per vendette personali e vigliacche aggressioni.
L’antifascismo ha alimentato le stragi e gli infoibamenti di Italiani nelle terre irredente di Istria, Fiume e Dalmazia, e tutte le persecuzioni, espropri e angherie delle bande tutine prima e sloveno-croate poi, fino a tutti gli anni 50
L’antifascismo è stato il putrido brodo di cultura dal quale è scaturito il terrorismo comunista negli anni 60/70
L’antifascismo è stato il collante della ondata extra parlamentare rossa negli anni di piombo, ed elemento genetico e scatenante nella mattanza di decine di martiri nazionali
L’antifascismo, tollerato, supportato e foraggiato, è stata la foglia di fico di tutta l’area “antagonista” e dei centri sociali per coprire la violenza squadrista rossa a cavallo tra il XX e XXI secolo
L’antifascismo è quindi il portato materiale della responsabilità ideale e politica di una ideologia faziosa, cieca e partigiana che da quasi 80 anni sta producendo illegalità, violenza e tragedie alla comunità ed a tutto il tessuto nazionale
A chiosa di questo doveroso e non scontato memorandum occorre però aggiungere un monito e un richiamo
Chi con ipocrita vigliaccheria e conformismo, non solo se ne distanzia, ma di dichiara”antifascista” nei valori, non può e non deve permettersi di ergersi a erede e rappresentante di una eredità politica che di questo strumento ed armamentario ideologico è stata vittima
Cari signori della cosiddetta destra, siete liberi di fare e pensare quello che volete, ma state lontani da chi l’antifascismo lo subisce sulla propria pelle da tre generazioni.
Uno per tutti, il sottosegretario bolognese Galeazzo Bignami (nomen omen) che, non pago di essersi orgogliosamente riciclato antifà dopo le carnevalate filo teutoniche ….ha apostrofato i militanti della area sovranista “200 sfigati”
Orgogliosi di non avere simili travet della politica dalla nostra parte.
Luca Armaroli
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: