É da qualche giorno che mi chiedo perché proprio Anchorage in Alaska? Chi ha proposto quella località? Trump o Putin? E la proposta è stata dibattuta o subito accettata? … solo vano ragionare del quale avremo contezza forse dopo un congruo periodo (di solito 50-75 anni) passato il quale i documenti potranno essere desecretati, per cui: aria fritta.
Ma, a questo punto, a mente sgombra dai vani pensieri, ecco far capolino quello che mi è più congeniale (non certo l’analisi politica), ma la riflessione terra-terra del vil soldato e quella altrettanto terra-terra di chi per anni si è attenuto alla regola simil-matematica «OCPP», ossia : Osservare e Capire per Prevedere e Prevenire.
Quindi Osservo…
L’Alaska… Uno stato USA lontano dagli USA (Anchorage dista circa 5.000 km da Washington) e molto vicino alla Russia (lo stretto di Bering é largo una novantina di KM), a quella Russia più ghiacciata e più lontana da Mosca (dallo stretto di Bering a Mosca sono più di 6.000 km).
Ergo: geograficamente, con un’approssimazione di qualche centinaio di Km l’eventuale punto di flesso è equidistante da entrambe le capitali, Washington e Mosca e si situa proprio sullo stretto di Bering in cui pur in questo periodo estivo è bene navigare su navi rompighiaccio essendosi il ghiaccio spostato verso la costa dell’Alaska.
Da un punto di vista del «do ut des» che ha sicuramente caratterizzato i negoziati per la scelta del luogo d’incontro avrà pesato anche il fatto che l’Alaska è stata acquistata dagli USA alla Russia nel 1867 ma solo nel 1959 è diventata uno stato degli Stati Uniti d’America… una sorta di «rinforzino» utile a confermare una certa imparzialità.
Dal punto di vista geo-politico questo, unito al fatto che nessun altro paese dava adeguate garanzie di equidistanza stante il mandato di cattura della Corte Penale dell’Aia… ok per l’Alaska.
E capisco…
I dati di fatto geografici riportati: 1) la vicinanza dell’Alaska al territorio russo; 2) la lontananza dal territorio statunitense; 3) la regione tra lo stretto di Bering e la Siberia in cui dominano i ghiacci (la Russia possiede la più imponente flotta di rompighiaccio); tutti questi fattori fanno ipotizzare un lieve sbilanciamento militare a favore di Putin.
Cosa prevedo…
Difficile dire perché manca una certezza: è stato Putin a scegliere quel luogo? Beh, se non è stato lui vuol dire che Trump è in buona fede e ha offerto a Putin tutte le possibili garanzie… ma l’incertezza rimane.
Tuttavia, avendo un minimo di contezza circa l’efficienza dei Servizi Russi (SVR e GRU), specie quello dedicato alla protezione del Presidente, se hanno dato l’OK… è perché si possono fidare sia di Trump, sia del contesto in cui avviene il summit, ma soprattutto sulla efficacia dell’eventuale operazione di «extraction» qualora le cose si mettessero male e qualche giudice zelante (per non dire servo maramaldo della comunità degli illuminati), accompagnato da ingente scorta di poliziotti si presentasse all’entrata della base militare di Anchorage con un mandato d’arresto per Putin e la Military Police, colta impreparata, lo facesse entrare.
Scenari di guerra mondiali
Sarebbe l’inizio della III GM perché la difesa ravvicinata di Putin tirerebbe fuori dai cofani delle auto l’artiglieria e reagirebbe come gli Spetznatz sanno reagire, in maniera efficace e micidiale e contemporaneamente dalle navi russe che incrociano al largo partirebbe l’operazione di «extraction» che, come tutte le operazioni di quel tipo è un’operazione di «reaction», ossia guerra.
A questo punto… assaggeremmo quello che non immaginavamo nemmeno lontanamente perché da troppo tempo imbambolati da una vulgata menzognera propalata dal 90% dei media (all’unisono stampa e tv) che ci raccontavano quanto fosse malato e macellaio Putin e quanto fosse in crisi la Russia e il suo Esercito… ebbene scopriremo che Putin non era malato terminale e non era nemmeno un delinquente di strada che ha fatto carriera nei servizi come picchiatore, e un macellaio, ma uno statista lucido e calcolatore e che nel momento dell’estrema necessità sa essere freddo e inesorabile e che le sue forze armate (ancorché carenti nella marina e nell’Aeronautica) sono uno strumento efficace e inarrestabile mosso da un senso patriottico che noi ormai manco possiamo immaginare.
Come prevenire?
Abbiamo 2 giorni di tempo per sciogliere quel postribolo di indicibili interessi che è la UE e mandare “affanchiurlo” quel burattino di Zelenskyy… Sarebbe un buon inizio.
Corrado Corradi
*per gli italiani e per le persone un minimo colte: summit ; per gli anglofili, sammit
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