Gli unici che credono che la religione non c’entri con la vita politica e civile e ne debba essere tenuta a debita distanza, siamo noi europei; con il tempo siamo arrivati al punto di cancellarla completamente.
Tutto abbiamo fatto affinché la nostra avita spiritualità, la religione cristiana, sia depotenziata e messa in cantina come una tra le tante cianfrusaglie del passato.
Siamo pertanto passati dallo stato laico del «date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» allo stato laicista1 che soffoca, bollandolo di stupidità quando non di cretineria2, un aspetto vitale della condizione umana: la dimensione spirituale.
Il processo che ci ha portati a questo punto non lo si può riassumere in poche righe. Implica infatti un percorso storico, influenzato dal maligno, che affonda le sue radici nel Rinascimento e che, passando per lo scisma della Riforma e l’illuminismo, grazie anche all’influenza della massoneria, si è affermato ai giorni nostri.
Trasformati in laicisti, abbiamo lasciato il campo libero a numerose pseudoreligioni e credenze, ma anche a una religione, l’Islam, che ha tutti i crismi di una religione (con il monoteismo abramitico, un padre fondatore, un libro sacro, una «retta via» e dei precetti per percorrerla) e che mira a estendersi all’orbe… il che va bene per loro, ma non appartiene al nostro percorso storico..
Vediamo, a grandi linee il confuso quadro spirituale nel quale ci troviamo immersi:
- la pseudo-religione laicista improntata di panteismo, antroposofia e influenzata dalla massoneria(formalmente non una religione ma ne ha tuttavia scimmiottato la forma con il suo credo, i suoi dogmi e la sua liturgia).
- La «prava superstitio», ossia la pseudo-religione dei tarocchi, dei numeri del lotto, degli extraterrestri, dell’oroscopo, del Green Deal, della New Age, del pensiero Woke e LGBT; anch’essa improntata da proprie credenze, propri dogmi e propria liturgia e dotata di fedeli che sfoggiano il peggiore bigottismo tanto tetragono quanto il radicalismo islamico.
- L’induismo e il buddismo un tanto al kilo, con i suoi «mantra», i suoi «Veda», le sue «Upanishad» (troppo spesso citate senza averne contezza) e quella definizione di Dio che più banalmente panteista non si può «L’universo intero, dal Brahman al filo d’erba e le forme di lui».
- La religione islamica, con il suo monoteismo a tutto tondo, con la sua Shari’a e i suoi precetti semplici e ordinati che mirano a trasformare la società secondo il volere di una visione di Dio, Allah, che ingerisce fin troppo nel libero arbitrio dell’uomo e che si discosta dalla visione cattolica di Dio concependolo in maniera anticotestamentaria.
- La religione ebraica con i suoi tentativi, tutti falliti, di far interagire Dio con gli uomini, un Dio così inimmaginabile che è persino peccaminoso andare oltre il pronome personale «egli» per indicarlo; e la sua peccaminosa pretesa così tanto esclusivista da considerare chi non è ebreo un «animale parlante» … e in Terra Santa ne vediamo gli effetti con l’applicazione della spietata legge del taglione.
- Una parte della religione cristiana che il cristianesimo ha rinnegato dando la priorità non al Nuovo Testamento di Gesù ma all’Antico, quello marcatamente israelitico… parliamo del protestantesimo il quale, poscia i tentativi di Santa Romana Chiesa di ricomporre quello scisma, a mio parere rimane l’eresia per antonomasia3.
- Il cristianesimo farlocco, identificabile con quello del Concilio Vaticano II, più recentemente ridottosi a far da stampella alla visione protestante e da bettoliere a tutte le altre spiritualità, comprese le panteiste come la massoneria, che mira a ridurre, a proprie spese, le differenze con l’Islam.
Sul piano della politica internazionale, marcato dalla preponderanza dell’aspetto più sulfureo dell’economia, ossia la finanza selvaggia, questa canea spirituale ha portato alla formazione di una coalizione transnazionale dai connotati religiosi. Questa, di primo acchito, potrebbe sembrare contro natura, ma invece coniuga diversi auditum religiosi aventi in comune un unico Dio: mammona4.
Tale coalizione vede coniugate tre religioni apparentemente, solo apparentemente, in contrasto: l’ebraismo, il protestantesimo e l’Islam (nel suo aspetto integralista), alle quali si è aggiunta una corrente che spirituale non è ma che si è ammantata di religiosità: la massoneria.
Il filo conduttore che unisce sul piano teologico quelle realtà spirituali solo apparentemente agli antipodi (ebraismo, protestantesimo e massoneria, e Islam integralista) è l’avversione al cattolicesimo e il ritorno al Dio anticotestamentario.
Quali caratteristiche uniscono quell’alleanza? Le più evidenti sono:
- L’idea di un Dio totalmente «absconditus»5 in totale contrasto con la realtà trinitaria e l’incarnazione («generato, non creato») ad opera dello Spirito Santo che si è avvalso della Vergine Maria la quale ha liberamente profferito il suo SI al messaggero del Signore che le proponeva la volontà di Dio… un’idea supremamente blasfema per i giudei e gli islamisti, idiota per i massoni, e inaccettabile per i protestanti che anelano il ritorno alla teologica dell’antico testamento.
- Il panteismo massonico si coniuga con l’idea di un Dio così superno6, irraggiungibile ed etereo, proprio come quello ebraico e islamico che non può essere concepito come padre ma identificabile con la figura di un architetto universale… figura simbolica accettata dall’ebraismo e dall’Islam (il perché Padre no, ma architetto si, francamente non riesco a spiegarmelo).
- L’avversione per una gerarchia ecclesiastica che possa dettare una morale indipendente dal potere temporale.
Questa coalizione religiosa è suddivisa in due coppie aventi in comune alcuni aspetti fondanti:
- Ebraismo e Islam sono praticamente cugini germani, avendo in comune la storia delle origini e l’identica percezione di Dio, un Dio dalle fattezze di quello ebraico arcaico… tant’è che Mohammad aveva cercato di proporsi alla comunità ebraica nella penisola arabica come Messiah del Dio ebraico per il popolo arabo (ma fu immediatamente rifiutato perché non ebreo).
- Protestantesimo e massoneria; anteponendo l’Antico Testamento al Nuovo, entrambi percepiscono un Dio profondamente diverso da quello cattolico e molto simile a quello professato dall’Islam integralista e percepito dal pensiero simil panteista massonico… e direi addirittura induista.
In tale situazione appare evidente che ebraismo e Islam integralista mantengono la loro identità spirituale ma anche razziale: Yahvé è ebreo e parla l’ebraico, Allah è arabo e parla l’arabo… e, non a caso, il Dio protestante è quello percepito dall’Antico Testamento, quindi ebreo.
Noi europei invece, avendo rinnegato il Padre, siamo figli di NN e andiamo in giro, evanescenti come siamo… «Pippo Pippo non lo sa ma quando passa ride tutta la città, si crede bello come un Apollo e saltella come un pollo» 7.
Siccome la Divina Provvidenza ha posto in casa nostra la sede del Vicario di Cristo, il Pontefice, ritorniamo «a nostra scienza che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza»8 .
Siamo cattolici, per Dio!! Il senso laico dello Stato è cattolico, non è ebraico, islamico, protestante o massonico.
Prendiamo le distanze dalle mene di una UE che rinnega Gesù, cincischia nel riconoscere il «diritto di Dio» ed esalta come supremo valore il liberalismo e, analogamente, liberiamoci dall’orgoglio di essere occidentali, spropositatamente liberali e altrettanto spropositatamente laici, una falsa identità che almeno dal ’46 ci ha coinvolti nelle peggiori guerre di aggressione provocate e portate avanti da un’etica che è figlia di una spiritualità, che non ci appartiene.
Il nostro mondo non sta a occidente, e nemmeno in Europa, il nostro mondo è il centro del mondo, dove Roma aveva fissato la sua dimora e Pietro e Paolo han portato il Nuovo Testamento… quella «madre che dona ai popoli la legge», e che ha donato a tutti noi un centro di gravità permanente, il cattolicesimo…
Tutto il resto è noia, fuffa, quando non imbroglio.
Corrado Corradi
(1) Nell’accesso della militanza tetragona
(2) Odifreddi «perché non possiamo essere cristiani e men che meno cattolici»
(3) vedi Donoso Cortes «Saggio sul cattolicesimo, il liberalismo e il socialismo»
(4) La ricchezza terrena idolatrata, quindi il principio della dannazione spirituale, cioè il demonio
(5) In ambito teologico, il termine “Deus absconditus” indica un Dio che si nasconde o che è difficile da conoscere
(6) Superno: Superiore, che sta sopra, posto in alto
(7) “Pippo non lo sa” brano musicale del Trio Lescano (1939)
(8) Dalla Divina Commedia, Inferno canto VI, di Dante Alighieri
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