Giovane consigliere comunale di Fratelli d’Italia preferisce la coerenza alla carriera politica.
Uno strappo che ha suscitato scalpore e ammirazione, a causa del sostegno incondizionato del governo Meloni a Israele e alle sue azioni criminali.
Mentre molti paesi occidentali valutano il riconoscimento della Palestina come Stato, l’Italia a guida destra, forse per paura di essere associata ad eventi del passato o forse per non rischiare di far arrabbiare lo zio-pappone Sam, accetta ancora la narrazione americana che identifica il popolo di Gaza e Cisgiordania con hamas o peggio col terrorismo islamico.
Una mossa politicamente ingenua, per non dire stupida, grazie a cui il governo perde un’occasione di cavalcare un tema sentito.
Ma anche il rinnegare il passato, considerando che le prime manifestazioni a sostegno della causa palestinese venivano proprio dagli ambienti del Movimento Sociale Italiano, di cui Fratelli d’Italia si appropria indebitamente di un simbolo.
Non è da escludere che dentro il principale partito italiano vi siano altre anime silenti che temono di esporsi, cosa che invece ha fatto il giovane politico dell’alessandrino.
Ma per non rischiare l’ennesima Fiuggi, l’ennesima frammentazione, cosa che sarebbe sfruttata dagli alleati e soprattutto dagli avversari, Fratelli d’Italia deve fare un passo indietro e ascoltare quelle voci dal basso, sia tra le sue fila che nelle piazze.
Perché è un attimo diventare un PD più azzurro.
Lorenzo Gentile
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