Prendiamo atto, noi gente dabbene, che il momento è grave: una sinistra, che si estende dai movimenti antagonisti fino a quei partiti che non li sconfessano, sta soffiando sulla brace sperando di attizzare il fuoco di una situazione da pre-guerra civile.
Un morto prima o poi ci scapperà:
Se sarà un antagonista a essere colpito mentre scaglia un ordigno (1) contro la polizia sarà un martire sul quale piangerà anche parte della peggiore destra.
Se sarà un poliziotto, ebbene: un ACAB (2) – per loro un fascista – in meno, il che smorzerà momentaneamente la livorosa veemenza della sinistra e non rattristerà troppo quella pseudo-destra.
I nomi di coloro i quali incitano allo scontro:
In primis Landini che ha chiamato alla rivolta civile.
Ma anche Gabrielli con quella sua insana critica all’inseguimento di quei due delinquenti in fuga, che nessuno si sarebbe aspettato dall’ex capo della polizia e che lascia sgomenti soprattutto poliziotti e carabinieri, suonando come la pugnalata del maramaldo.
Altri nomi. Tutti quelli che non hanno sconfessato in maniera inequivocabile, definendola criminale e assassina, la teppaglia che ha messo a ferro e fuoco le piazze di Bologna, Torino, Roma oppure l’hanno sconfessata tra un “sì ma…” è un “però” e con sospetto ritardo, ossia, tutti gli esponenti della sinistra.
La destra di governo da parte sua non ha sufficiente coraggio né forza per intervenire in maniera tale da stroncare sul nascere proteste violente perché sotto schiaffo di un pacifismo idiota e autolesionistico al quale da troppo tempo ormai si è appecoronata in ottemperanza all’interpretazione invertita dei diritti umani, per cui la tutela dei disonesti viene prima di quella degli onesti.
Una destra, per alcuni aspetti, complice de facto della sinistra.
Di fronte allo schieramento della teppaglia che vede in prima schiera centri sociali e antagonisti, e nelle retrovie i loro mentori della sinistra galassia, siamo soli.
Siamo soli come sole sono le nostre Forze dell’Ordine.
Organizziamoci quindi per scendere in piazza a sostegno delle Forze dell’Ordine. Schieriamoci, facciamoci vedere e contare, induciamo polizia e carabinieri a doverci proteggere da quella teppaglia.
Sarà chiaro a tutti che da una parte c’è la gente dabbene e dall’altra ci sono gli eversori violenti e i “Vermilinguo”, questi ultimi livorosi ma incapaci di essere violenti perché rischierebbero in proprio.
Sono le Schlein, i Bonelli, i Fratoianni, i Landini, le Salis, le Boldrini e tutta la sinistra compagnia preordinata al mendacio, a sostenere a chiacchiere nei talk-show le Forze dell’Ordine ma dietro le quinte impegnati a incitare all’odio e a dare sostegno morale e materiale a chi le considera “bastardi dal basco nero il cui posto è al cimitero”.
2 pesi e 2 misure?
C’è una cosa che mi sturba circa i gravi disordini di piazza recentemente occorsi, cosa ha ostato all’impiego dello stesso cannone spara acqua, vergognosamente impiegato qualche anno fa a Trieste contro chi, pacificamente, manifestava per la sospensione del divieto di accedere al lavoro (divieto attuato nei confronti di coloro i quali si opponevano alla altrettanto canagliesca vaccinazione)?
Per la miseria! Impiegatelo quel cannone contro quella che è realmente eversiva teppaglia: centri sociali e antagonisti vari, e se tra loro c’è un supporter (da noi stipendiato) di una sinistra che ha scelto la teppaglia contro le Forze dell’Ordine, ebbene sarà stato un lavacro per la sua anima sporca di sicofantia, ipocrisia, livore e stupidità.
di Corrado Corradi
(1) Una bomba carta deve essere considerata un ordigno comprensivo di carica esplosiva (polvere nera intasata) e sistema di accensione. Siccome deflagra e non detona ha un raggio di distruzione ridotto, ma chi si trovasse in quel raggio verrebbe seriamente ferito se non ucciso.
(2) ACAB = All Cops Are Bastards
Sostegno alle forze dell’ordine ? Quali, quelle che inseguono i solitari sulle spiagge, multano i senza museruola, li buttano giù dai treni, arrestano il galantuomo rapinato che si è difeso, in breve, quelle che eseguono gli ordini, alla Eichmann ? N’est ce pas ? G.Vigni
Temo, purtroppo, che il vero tema sul quale occorrerebbe soffermarsi – cioè la sicurezza delle nostre città e dei cittadini – sia scientemente ignorato sia a destra che a sinistra. Tutti concordiamo che un efficiente servizio pubblico di polizia deve essere svolto da corpi dello Stato perfettamente addestrati ed equipaggiati poiché i soli soggetti autorizzati all’uso della forza. Ma questo optimum è ben lontano dalla realtà! Sapete quanti sono i carabinieri e i poliziotti abilitati alla guida veloce delle pattuglie stradali? Neppure l’1% dei conducenti! Sapete quanti aggiornamenti al poligono vengono fatti? Zero! Abbiamo il corpo di polizia, includendo anche i carabinieri, peggio equipaggiato dell’Europa occidentale: perché? Forse perché preferiamo dare soldi all’ucraino? Forse perché l’odio ideologico dei sinistri ha da sempre ostacolato il doveroso sostegno economico per un sempre aggiornato ed efficiente corpo di polizia? Forse…. comunque è chiaro che di noi cittadini e della nostra sicurezza non gliene frega nulla a nessuno.
Scendere in piazza pro polizia/carabinieri potrebbe essere una buona mossa ma come spiegare al siür Brambilla che la nostra manifestazione è a favore di coloro che in tenuta antisommossa ci stanno transennando? Ancora una volta vedo la necessità di aprire un canale comunicativo a livello politico! L’estrema destra (sarà poi ancora corretto definirsi così?) deve emanciparsi togliendosi le stigma di movimento violento e autoreferenziale (così veniamo descritti allorquando ci risparmiano altri epiteti molto più volgari e stupidi) affrontando l’avversario sul proprio terreno. Abbiamo dirigenti in grado di superare la censura moralistica dei media bigotti e soprattutto capaci di tenere un confronto su temi concreti offrendo alternative che, se spiegate, darebbero certamente più “agio” a chi non capisce il significato, forse un po’ ermetico e certamente temerario (in senso buono) delle manifestazioni di piazza perché espressione più pacata del dissenso.