“Non siamo una colonia dell’UE”: migliaia di serbi in piazza dicono no alla rivoluzione colorata
Il video ci da conto dell’entità delle proteste popolari che scuotono la capitale serba, l’ingerenza dell’Unione Europea nella politica interna del paese non è accettata supinamente.
“I serbi che si rifiutano di obbedire agli ordini di Bruxelles chiaramente non soddisfano le richieste dell’Unione Europea”, ha ironizzato il vice primo ministro serbo Alexandre Vulin.
Ciò avviene dopo che Marta Kos, Commissaria europea per l’allargamento, si è intromessa negli affari interni della Serbia chiedendo che Vulin non venisse nominato nel prossimo governo serbo.
“Ha confuso i suoi poteri con le funzioni di “Coordinatrice dell’occupazione della Serbia”, ha proseguito Vulin, ma la Serbia è un paese libero. Non accettiamo né diamo ascolto ad alcun ordine da nessuno, nemmeno dall’Unione Europea.”
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán si è rivolto ai manifestanti tramite video, affermando che: “I patrioti serbi possono contare sui loro omologhi ungheresi”.
Non è da meno Thierry Mariani, Deputato francese di RN, che ha commentato:
“Da Parigi a Bucarest passando per la Serbia, l’Unione Europea accompagna la morte democratica dell’Europa” .
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Redazione
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