L’antifascismo non è un’idea ma solo uno slogan vuoto. Meglio, un pensiero «ciofeca» basato su due assunti inesistenti: il pericolo fascista e l’antifascismo come precetto costituzionale. Il tutto sufficiente per qualificare «dottor, professor, truffatore, imbroglione» (*) e rilasciare la patente di provetto antifascista.
Il fascismo
Il fascismo è stato un fenomeno culturale, sociale e politico tutto italiano; il suo capo era Mussolini il quale, diventato Primo Ministro, in meno di 20 anni (dal 1922 al 1940) ha trasformato l’Italia da nazione prettamente agricola a nazione industrializzata, ha promulgato leggi sociali e realizzato opere pubbliche d’avanguardia riscuotendo un consenso popolare e internazionale senza precedenti. Il particolare contesto storico, non ancora sviscerato nei suoi ampi angoli bui (che qualcuno vorrebbe restassero tali), in cui si affrontavano interessi strategici di vari centri di potere di matrice plutocratica e massonica anglo-americana, lo ha trascinato in una guerra che Mussolini avrebbe dovuto evitare come fece Franco con la sua Spagna, guerra alla quale, però, non poté sottrarsi.
Il regime fascista – instaurato nel 1922 e sviluppatosi in un ventennio, parzialmente caduto nel 1943 (Mussolini sfiduciato dal voto del Gran Consiglio il 25 luglio di quell’anno) e ricostituitosi qualche mese dopo in una porzione ridotta d’Italia con la fondazione della Repubblica Sociale Italiana – è stato definitivamente sconfitto nel 1945 con la cattura di Mussolini e tutto il corollario di orrori commessi dai “liberatori” anglo-americani e dalle bande partigiane (orrori ben sintetizzati dalla barbara esecuzione ed esposizione, in P.le Loreto, dei cadaveri di Benito Mussolini, Clara Petacci e altri esponenti della RSI). Quel giorno di aprile del 1945 il fascismo è definitivamente uscito dalla scena della storia, la fine tragica di un periodo fecondo che solo un poeta vorticista(**) come Pound è riuscito a ben descrivere:
«l’enorme tragedia del sogno /sulle spalle ricurve del contadino… Manes ! Manes ! / Manes fu conciato e impagliato, così Ben e la Clara a Milano/ per i calcagni a Milano… /
L’antifascismo
Da allora son passati 80 anni, ossia l’equivalente di 4 generazioni abbondanti. Sarebbe, dunque, giunto il momento (assai tardivo) di prendere atto che il fascismo è un periodo storico trapassato e che il suo opposto, l’antifascismo, farebbe bene a smettere di richiedere a destra e a manca la patente di antifascismo, essendo ormai evidente la bieca disonestà intellettuale che sta alla base di una tale pretesa: una scusa per creare liste di proscrizione, nascondendosi dietro l’asserto bugiardo secondo cui la costituzione è antifascista.
No, la costituzione che lascia la libertà a ognuno di noi di esprimere le proprie idee e opinioni, ha fatto solo divieto di ricostituire il disciolto partito fascista, non ha vietato di pensare da fascista e non poteva che essere così, dal momento che ai cosiddetti “padri costituenti” premeva salvaguardare la libertà di pensiero, pena il rischio di “sputtanarsi” qualora avessero messo nero su bianco la volontà di negarla.
Pertanto, onestà intellettuale vorrebbe che si cominciasse a guardare al fascismo senza pregiudizi, imparando a considerarlo come periodo storico passato da studiare e da comprendere per quello che realmente fu, con i suoi pregi ed i suoi difetti; smettendola di spingere a guardare in cagnesco chi non ha nessuna intenzione di dichiararsi antifascista obbedendo al diktat di chi, di fatto, nega la libertà di pensiero.
Se diamo ascolto ai professionisti dell’antifascismo dovremmo radere al suolo l’EUR, la Garbatella, ma anche il muro torto di Roma, il GRA, il Foro Italico, i fori imperiali; Latina (già Littoria) e altri numerosi paesi da nord a sud dell’Italia; la Milano-laghi, numerose stazioni ferroviarie; numerosissime abitazioni popolari nelle città italiane; dovremmo abolire l’INPS, il sabato festivo; dismettere molti parchi nazionali, molte centrali elettriche; dovremmo chiudere il CNR e altro ancora.
Dopodiché, fieri di tanta dabbenaggine potremmo liberamente e antifascisticamente cantare quella sciocca canzonetta intitolata «Bella ciao» (di una banalità disarmante nonché falso storico). No – di fronte alle vestali dell’antifascismo militante in servizio permanente effettivo – molto meglio intonare, con giusto e doveroso spirito gogliardico, «Giovinezza» in una strofa della quale si cita addirittura il Sommo Poeta «… il valore dei tuoi guerrieri, la virtù de’ pionieri, la vision de l’Alighieri, oggi brilla in tutti i cuor»
Corrado Corradi
(*) dalla canzone «Un medico» di De André.
(**) Vorticismo è un movimento culturale anglosassone ispirato al Futurismo e fondato da Ezra Pound, assieme a Wyndham Lewis fondatore della rivista BLAST: a review of the Great English Vortex”
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema:
Bravo Corrado, io sono fascista e me ne frego!
Condivido anche le mezze virgole del tuo assunto; è vomitevole quello che viene trasmesso in tutti i media, ma noi si faremo “resistenza” affinché alla fine si capisca fino in fondo il vero significato di quel periodo STORICO. Ti saluto romanamente.