E uno dei due bravi disse, prima al titubante Zelensky e poi a un Trump che si era spinto un po’ oltre il concesso: “Questa guerra s’ha da fare” o, quanto meno, “incrementate gli sforzi per arrivare a farla”.
E mi chiedo:
- Ma chi è il padrone di quei bravi, ben più canaglia di don Rodrigo, che sta spingendo affinché l’Europa entri in guerra contro la Russia?
- Perché alla Meloni è saltato in mente di suggerire l’applicazione dell’articolo 5 della NATO per garantire la sicurezza di quel paese ormai fallito perché dal 2014 non pensa altro che sfrucugliare la Russia? Voleva forse dar da intendere di essere più realista del Re sapendo che comunque quell’articolo lascia una serie di scappatoie?
Alla prima domanda mi viene in mente un pensiero che di primo acchito può sembrare farraginoso ma, pensandoci bene, qualche sospetto lo suscita: in quell’incontro alla Casa Bianca, c’era uno che con l’UE non c’entrava un fico secco, eppure era lì come l’influente inquadratore di una delegazione di studentelli che va dal preside per impetrarlo di salvare dalla bocciatura il loro collega studente, Zelensky, insufficiente in tutte le materie, perfino in condotta…
Quel qualcuno era l’inglese (o, se volete, l’albionico) Starmer, il quale in quell’incontro non ha profferito parola avendo già provveduto a indottrinare sia i 4 scolaretti mediocri, sia i due primi della classe, la Von der Leyen e Rutte, sia Zelensky e sicuramente, tramite altri canali, ha fatto giungere a Trump il messaggio: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole“… non dimentichiamo che Albione è perfida, non perché lo dicono i fascisti ma per i suoi loschi affari dai tempi del corsaro Drake* e delle sue lettere di “corsa” consegnategli brevi manu dalla regina Elisabetta Tudor (siamo nel XVI secolo).
I problemi della Meloni
Alla seconda domanda posso solo rispondere che non invidio la Meloni, la quale per governare le tocca mangiare la minestra o saltare dalla finestra (come a suo tempo è saltato l’imprenditore Mattei che con l’Agipaveva intrapreso un’azione di politica internazionale autonoma, o come Moro, Craxi e Andreotti, gli unici politici italiani di governo dimostratisi troppo propensi all’autonomia).
Ma rimane un interrogativo che probabilmente resterà un mistero: dopo 3 anni di guerra russo-ucraina in cui l’Ucraina armata, coordinata e condotta dalla NATO, e supportata da una copertura mediatica mendace mirata a dar da credere che la Russia le buscasse, in realtà a buscarle è stata l’Ucraina-NATO… sic stantibus rebus**, mi chiedo perché vogliono a tutti i costi farci combattere una guerra persa in partenza? E perché quei 4+2+1 si industriano a tanto, in barba ai restanti 20 paesi europei che se ne stanno schisci?
E a questo punto in cui è fortissimo il rischio di andare incontro a una tragedia (non per la salvezza nostra ma per quella dell’Ucraina) mi chiedo perché non racimolare quel poco di coraggio e non ci tiriamo fuori da tutto, dalla UE e pure dalla NATO visto che a giro d’orizzonte non ci sono nemici che non siamo in grado di contrastare efficacemente (a meno che, da strafatti, non vogliamo credere alla favoletta dell’invasione russa)?
Forse, onorevole Meloni, il popolo italiano l’ha votata proprio per questo, riconoscendole, in ottemperanza a quella docta ignorantia che appartiene al nostro patrimonio storico, l’indole della donna capace di assumere decisioni coraggiose… la donna giusta al momento giusto, su si faccia coraggio e ci tiri fuori da questa situazione e ci risparmi la tragedia.
Corrado Corradi
* stando così le cose
Appello degno nella sua accoratezza di essere inviato alla Presidente del Consiglio per la salvezza del Popolo italiano dalle tragedie incombenti pervicacemente volute dalla perfida Albione. E , come si diceva all’ apertura delle trasmissioni dell’EIAR, che Dio stramaledica gli Inglesi.