È evidente che sta avvicinandosi a grandi passi il momento della decisione definitiva che ci eviterà di essere ingoiati da quella collosa ameba che è l’Unione Europea (UE), e questo per un motivo semplice: se continuiamo così tempo una generazione e non solo gli italiani saranno minoranza, ma soprattutto, avendo rinunciato all’avita tradizione sanfedista, quelli rimasti saranno solo caricature di italiani.
La situazione a questo punto è la seguente:
- la destra di governo (FdI e Fi) non ha nessuna intenzione di rinunciare a farsi fagocitare dalla UE, ritenendolo un fatto inevitabile (FdI) o addirittura auspicabile (FI)
- solo la Lega, nelle persone di diversi suoi esponenti, pare essere contraria. Pertanto, solo da quella compagine possono svilupparsi le premesse affinché si giunga a quella decisione che non sarà indolore, ma ci permetterà di evitare di cambiare i nostri connotati identitari (antropologici, religiosi, tradizionali, persino monetari)
Premetto di non appartenere a nessun partito, ritenendoli tutti più o meno collusi nello smantellamento dell’Italia, convinti come sono che l’identità sanfedista e cattolica italiana debba essere superata ed anche rinnegata.
Io invece ritengo che solo ritornando a «nostra scienza» (1) eviteremo di svanire.
Perché, quindi, proprio la Lega, un partito della coalizione di maggioranza?
Perché ha in seno una parte minima che si identifica con il liberalismo di FI, una parte cospicua che si identifica con una destra un po’ più destra come FdI e una ancor più cospicua parte che pare essere genuinamente anti-UE. Una parte in seno alla quale vi è un elemento catalizzatore di tutte le migliori istanze patriottiche e tradizionaliste: Roberto Vannacci (non mi dilungo su di lui, sarebbe ripetitivo e potrebbe essere scambiato per piaggeria).
Spetta quindi alla Lega l’avvio della restaurazione patriottica scaricando la parte che guarda a FI e coagulando i delusi dall’annacquamento di FdI, federando intorno al nocciolo identitario della Lega tutte le istanze e le forze patriottiche della nazione in quella che potrà trasformarsi nella Lega degli italiani.
(1) «Ritorna a tua scïenza, che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza»
Inf. canto VI
Corrado Corradi
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Bravissimo Corrado! Concordo pienamente col tuo pensiero; dobbiamo sacrificare sull’altare del fine ultimo (la salvezza della nostra Patria e noi con Lei) il nostro integralismo e cercare una sponda costituzionale che dia più affine possibile ai nostri ideali.