Foibe: la memoria condivisa e la pacificazione che non c’è – È ormai palese che il centrodestra utilizzi il dramma istro-giuliano per propaganda anticomunista, anche se un comunismo vero e proprio non esiste più, schiacciato sotto il suo stesso peso. Ed è anche vero che il centrosinistra finga di interessarsi a quella tragedia per cercare …
Foibe: la memoria condivisa e la pacificazione che non c’è Leggi altro »
Norma Cossetto e le altre. Le storie degli italiani infoibati dai partigiani titini – La Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel …
Norma Cossetto e le altre. Le storie degli italiani infoibati dai partigiani titini Leggi altro »
Il calvario dei nostri connazionali istriani tra negazionismo e minimizzazione – Il 10 febbraio è stato istituito il giorno del ricordo con la legge 30 marzo 2004 n. 92, al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani …
Il calvario dei nostri connazionali istriani tra negazionismo e minimizzazione Leggi altro »
10 Febbraio: il giorno del ricordo – “Folle vendetta[…]atroci crimini che non hanno giustificazione alcuna”. Con tardiva resipiscenza, nel 2011, a Pola il Presidente della Croazia Ivo Josipovic e l’allora Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano così definirono i massacri degli italiani perpetrati sul confine orientale da parte dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA (sevizi segreti …
Maria – dal pantano è nato un fiore – Pola 10 febbraio 1947 – Ferrogallico, Stefano Zecchi e Giuseppe Botte una squadra che non delude! Dopo il pregevole “Una Vita per Pola – Storia di una famiglia istriana” realizzato lo scorso 2022, anche quest’anno portano il loro contributo al Giorno del Ricordo in modo non …
Maria – dal pantano è nato un fiore – Pola 10 febbraio 1947 Leggi altro »
A proposito del “boia chi molla” del sindaco di Rieti e della schifiltosa reazione di Letta. Quel grido significò la difesa dei nostri territori contro gli amici di Togliatti e i nemici dell’Italia. “Mona chi ghe crede, boia chi mola”. Questa la risposta, ironica ed impudente d’un anonimo bersagliere veneto del I^ battaglione volontari, poi …
