La questione dell’immigrazione e la posizione dei Vescovi
La posizione delle conferenze episcopali, soprattutto in Occidente, è abbastanza chiara ed è in perfetta sintonia con la politica attuale. Se il governo, ad esempio in Spagna, prepara una legge sulla regolarizzazione degli immigrati clandestini, anche se si tratta di un certo numero determinato, eppure in anticipo, la conferenza episcopale annuncerà “chiedere al governo di regolarizzare mezzo milione di immigrati”.
Il Vaticano ed i vescovi spagnoli chiedono a Sánchez una regolarizzazione straordinaria dei migranti
La notizia è di novembre dello scorso anno. Nel terzo mese di quest’anno erano soddisfatti del progetto di regolarizzazione di mezzo milione di immigrati arrivati clandestinamente. Oggi il loro desiderio è realtà: il governo con tutta l’opposizione, tranne “l’estrema destra” – circa il 10% del parlamento – ha compiuto l’ultimo atto di rappresentanza politico-teatrale: la proposta è diventata legge.
La stessa cosa sta accadendo in altri paesi, soprattutto occidentali. Si va oltre: i partiti critici e contrari alla politica pro-immigrazione vengono apertamente criticati; secondo loro, un cristiano in Germania non può collaborare, votare o essere membro dell’AfD (Alternativa per la Germania), mentre in genere si afferma che “si può essere di destra, ma non di estrema destra”. “Destra” significa essere moderati, cioè parte del sistema; i cattivi sarebbero, invece, quelli della “estrema destra”.
Anche in Croazia abbiamo le dichiarazioni del vescovo, notamente progressista, Uzinić: “Noi cristiani come se fossimo uno dei gruppi sociali più intolleranti”. La preoccupazione va in una sola direzione, quella del NSP: “L’arcivescovo di Rijeka Mate Uzinić ha fatto riferimento all’aumento dell’odio verso gli stranieri in Europa, al quale, secondo lui, bisogna resistere.”
Raramente le autorità governano mettendo apertamente la questione legale sul tavolo: o ascolti o ti cancello dalla mappa. Preliminarmente preparano il terreno attraverso vari agenti sociali, come le organizzazioni non governative, la cui propaganda attraverso i media, il sistema educativo, ecc. penetra in ogni poro della società, ma anche attraverso organizzazioni religiose come conferenze episcopali o singoli vescovi, le cui dichiarazioni su questo importantissimo tema – e su alcuni altri, come per esempio su ciò che riguarda i vaccini covid e tutta la tematica ad esso correlata – sono del tutto in linea con la politica ufficiale.
I Principi Cristiani
Quindi è necessario ricordare i corretti principi cristiani in questa materia. Principi che non possono andare contro la natura e la logica più elementare.
Innanzitutto, qui, da un presunto punto di vista cristiano, si fa un uso improprio di citazioni evangeliche come “Ero straniero e mi avete accolto (Mt 25,35)”. Non tutti sono “stranieri”. Un nemico o un membro di una nazione nemica che non ti augura ogni bene non è un estraneo ma un nemico o qualcuno con cui dovresti stare molto attento. Mentre le autorità statali devono garantire il benessere e la sicurezza dei propri cittadini. È bene ricordare l’insegnamento di San Tommaso d’Aquino riguardo alle persone che vengono in un altro Paese. Queste si possono classificare in tre categorie: in transito, gli stranieri che chiedono di soggiornare temporaneamente in un’altra nazione e coloro che cercano di ottenere la cittadinanza con il tempo.
Le prime due categorie, purché si trattino di persone che rispettano le giuste usanze locali e non provengano da nazioni e/o religioni ostili, devono essere accolti con carità. Mentre l’acquisizione della nazionalità veniva rimandata fino alla terza generazione dei nuovi venuti, dopo che questi ed i loro discendenti ebbero verificato e dimostrato la loro buona volontà e rettitudine di costumi, perché «se non fossero radicati nell’amore del bene comune, potrebbero volgersi contro coloro che li hanno ricevuti.
l’aspetto Naturale
Nell’aspetto naturale occorre tenere conto anche di:
- Le nazioni non sono solo il riflesso della situazione attuale, di ciò che si vede oggi; la nazione è il risultato di secoli, se non millenni, di sviluppo. Il frutto di tutti quei dolori, sofferenze e speranze dei nostri antenati. Il frutto di tanto sudore e sangue. Non puoi superarlo così facilmente.
- Si tratta quindi di una questione di diritto naturale. E la fede non può andare contro natura, ma la presuppone. Questo non è qualcosa di assoluto, perché se una nazione perverte un numero significativo dei suoi cittadini, le conseguenze non si faranno attendere. Ma gli si dovrebbe, almeno, dare una possibilità con linee guida chiare ed una politica giusta.
- Viviamo in un tempo che nega la natura stessa dalle posizioni politiche dominanti: non vengono riconosciute le specificità razziali, nemmeno le differenze tra uomini e donne. I presupposti della filosofia classica, basati sulla vera comprensione dell’oggettivo e del reale, vengono demoliti. Perché la visione classica è sempre consistita nel fatto che la teoria deve coincidere con la realtà.
- È impensabile e assurdo che la Chiesa possa sostenere una politica che non rispetti i principi naturali. Pertanto, quando si sente dire che la Chiesa presumibilmente raccomanda il contrario, la risposta è: non accettarlo.
- L’immigrazione clandestina è essenzialmente un reato multiplo. Quanti anelli ci sono in questa catena malvagia di schiavitù, violenza e crimini di ogni tipo? L’immigrazione illegale – oggi gli immigrati sono chiamati “migranti” come se fossero uccelli migratori; proprio come un uccello può andare da un luogo ad un altro, così possono farlo le persone; ma anche gli uccelli non vanno solo in quella direzione; hanno un dono dato da Dio: l’istinto che adempie alla sua funzione per il bene del mondo intero e non interferisce da nessuna parte; sebbene l’uomo sia un essere razionale, il suo comportamento è anche condizionato dai confini, la cui integrità è uno dei fondamenti principali di qualsiasi comunità politica – a cui assistiamo nel nostro tempo, inizia con la tratta di esseri umani. Non puoi salire su una barca o su un camion se prima non paghi (mentre senti ininterrottamente il mantra che a salire sono i poverissimi); non appena la nave lascia, ad esempio, la costa africana, una nave di un’organizzazione non governativa arriva a meno di un miglio dal punto di partenza, li preleva e li trasporta sulle coste europee. A volte, nel tentativo di apparire migliori, i passeggeri vengono caricati a bordo di piccole imbarcazioni molto vicine alla loro destinazione. Poi viene loro offerto un alloggio incredibilmente caro, spesso in alberghi multi-stelle (gli alberghi sono pagati dallo Stato), con generosi compensi aggiuntivi, ecc. Questo potrebbe essere definito “effetto chiamata”, proprio come quello che le mafie utilizzano nel loro operato.
- Oltre a tutto quanto sopra, come se ciò non bastasse, assistiamo ad un aumento esponenziale della violenza da parte dei nuovi arrivati contro la popolazione autoctona, soprattutto bambini, donne e persone più anziane, senza tralasciare alcuna età. Stupri, rapine, omicidi, umiliazioni, attacchi a chiese, cimiteri… sempre più crudeli, selvaggi, furiosi.
Predatori sessuali e altri parassiti
Un padre esplode dopo che un selvaggio diciottenne ha lasciato la figlia in coma, perforandole l’intestino e lo stomaco, dall’ano al diaframma con un bastone. I chirurghi hanno avuto bisogno di assistenza psicologica dopo l’operazione su una giovane donna francese, sopravvissuta a malapena. Questo è il prezzo che Uzinić ed i suoi colleghi vogliono pagare per poter fare “solidarietà”. Questo dovrebbe essere tollerato come un male necessario per il quale qualcuno deve pagare per il bene di tutti.
La “gente di chiesa” non vuole nemmeno menzionarlo. Come se fosse un “peccato” dirlo. Chi detiene il potere trasmette l’idea che “l’odio non va incoraggiato” e lo traduce in modo “cristiano”: “parlare così è un peccato”. Basicamente sono in perfetta sintonia con i governanti.
La notizia dice il falso: “Un maniaco che ha aggredito dei bambini con un coltello in Francia è un cristiano siriano, che durante l’aggressione ha invocato Gesù Cristo”.
Se non si può nascondere il fatto che quattro bambini piccoli, tra cui un neonato di diversi mesi, e due adulti sono stati accoltellati lo scorso anno in Francia da un rifugiato siriano, allora le notizie provenienti dal sistema di propaganda del regime devono essere leggermente adattate. Cioè, mentendo.
È vero che si presentò come un cristiano perseguitato per diversi anni, vagando per l’Europa come rifugiato, cercando aiuto qua e là. Ma dalla Siria e dalle istituzioni ecclesiastiche attorno a lui è arrivata un’espressa smentita che l’aggressore fosse cristiano.
I discorsi d’odio
In Germania, recentemente, due immigrati tentarono di violentare una ragazza. Un’altra donna commentò sui social: “ekelhafte Missgeburt” = mostri disgustosi. I ragazzi furono stati rilasciati (alla fine non è successo niente di terribile), ma la donna ha trascorso almeno un giorno in prigione. Sai, non dovresti usare discorsi di incitamento all’odio, altrimenti verrai punito più dei veri e propri tentativi di stupro fisico.
Si dice che “non tutti sono uguali”, per giustificare l’ingresso del maggior numero possibile. Va bene, non tutti sono uguali, ed è abbastanza ovvio. Ecco perché esiste il visto, per distinguere i singoli casi di permessi di soggiorno, che non possono essere così massicci come ultimamente sta accadendo.
Abbiamo assistito anche al contrario: quando durante l’amministrazione Obama alcuni cristiani hanno chiesto asilo negli USA perché perseguitati, proprio perché cristiani, sono stati rimpatriati – con tutte le conseguenze – perché l’asilo non è stato concesso loro per motivi religiosi.
Se si tratta dei cristiani, tutto è molto più difficile.
- Viene indicata la ragione della diminuzione della natalità. Un grosso problema, è vero. Ma il problema non può avere una soluzione sbagliata. La soluzione è incoraggiare le popolazioni indigene a rafforzare e mantenere le famiglie tradizionali. Praticamente in tutti i paesi occidentali sembra essere vero il contrario. La politica LGBT, essa stessa senza figli (eccetto quelli ottenuti in modo innaturale, o tramite adozione dove, ovviamente, non viene rispettato il diritto del bambino ad avere un padre e una madre), è la vacca sacra di questo regime che non deve essere toccata né disapprovata.
L’ultima possibilità
Nel suo libro “Practical Idealism” del 1925, Richard von Coudenhove-Kalergi sostiene:
“L’uomo del futuro sarà meticcio. Le razze e le classi di oggi scompariranno gradualmente a causa della scomparsa dello spazio, del tempo e dei pregiudizi. La razza eurasiatico-negroide del futuro sostituirà la diversità dei popoli con la diversità degli individui”.
Nel 2019, il politico inglese John Stuart Agnew chiese alla Commissione Europea quali fossero gli obiettivi antieuropei di ingegneria razziale del conte Coudenhove-Kalergi e perché i leader europei continuano a ricevere il Premio europeo Coudenhove-Kalergi. La risposta è stata sintetizzata: non abbiamo idea di tutto ciò di cui stai parlando.
Davvero non ne avete idea?
Nel 2012, quando l’ex presidente del Consiglio d’Europa (CE), Herman Van Rompuy, pronunciò un discorso dopo aver ricevuto il Premio Kalergi, disse, tra le altre cose:
“Ogni mattina, entrando nell’edificio del CE, passo davanti ai ritratti dei primi destinatari del Premio Richard Coudenhove-Kalergi… Credo che il lavoro di Richard Coudenhova-Kalergi intraveda già il futuro e continui ad ispirare le generazioni a venire”.
Tuttavia, qualcuno non sarà motivato ad avere figli esclusivamente per ragioni finanziarie; la Corea del Sud, ad esempio, che attualmente è il Paese con il tasso di natalità più basso, da due decenni promuove i tassi di natalità con solide misure economiche, ma senza successo.
Hollywood, Soros, Gates ed altri ottengono molto di più. I bambini sono un prodotto della mentalità, non del denaro.
Pertanto, la lotta culturale e spirituale di ogni nazione è la più importante. La lotta che deve essere condotta dalle istituzioni attraverso il voto intelligente ed attraverso le associazioni con l’obiettivo dichiarato.
Tutta l’Europa sta per esalare l’ultimo respiro, ma noi siamo obbligati a darle una possibilità.
MILENKO BERNADIC
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