Libano e le lacrime di coccodrillo

Libano e le lacrime di coccodrillo
Libano e le lacrime di coccodrillo

Ma smettetela con i piagnistei per la morte di Hassan Nasr-Allah e con il minuto di silenzio in piazza per onorarlo!

Non conoscete il movimento che capeggiava, continuate, assieme al giornalismo più sciocco a chiamare quel partito Ezbolla quando invece si scrive e dice Hizb-Allah, ossia, letteralmente Partito di Dio. Voi lodate quel leader religioso a tutto tondo e siete quanto meno fortemente contrari all’ingerenza della religione nella politica se non addirittura atei.

Non sapete nulla di lui come persona, come politico, come capo di un importante movimento che nel 2006 ha saputo contenere l’avanzata dell’Esercito israeliano.

Non sapete nulla del Libano, dei palestinesi e della loro Patria (una Palestina che da decenni non esiste perché ridotta a maleodoranti appezzamenti di terreno sparsi qua e la, troppo spesso per colpa di una leadership palestinese indegna… basti pensare all’idolo delle folle studentesche de noantri: Arafat).

Non sapete nulla delle dinamiche di quella regione, fortemente condizionate da Israele il quale adesso è pappa e ciccia con la peggiore espressione dell’arabità e dell’islam: Arabia Saudita e paesi del golfo.

Non sapete nulla dei paesi che orbitano intorno al vicino oriente: Siria e Iran in testa, ma anche la Turchia (a pieno titolo nella NATO) e la Giordania.

Nulla sapete dell’Islam, quella religione che condiziona fortemente le popolazioni di quella regione che è il vicino oriente e quella più ampia che la contorna e la condiziona: il medio e ulteriore oriente (quest’ultimo arriva fino ad Afghanistan e Pakistan).

I palestinesi visti dagli arabi

Non sapete cosa pensano dei palestinesi le nazioni del mondo Arabo-Islamico dal vicino al medio e ulteriore oriente, le quali non lesinano di manifestare il loro supporto e la loro simpatia alla martoriata popolazione palestinese, salvo considerarla una sorta di etnia pari a quella che per noi è l’etnia «zingara».

E manco sapete che le popolazioni arabo-islamiche consideravano e continuano a considerare i palestinesi una popolazione marginale del loro mondo perché questi erano una etnia in cui la presenza di cristiani era importante.

Nulla sapete della differenza tra Sci’iti e Sunniti, il minimo sindacale per poter parlare di quel che avviene in quella parte di mondo.

Dio vittorioso

Nasr-Allah, il cui nome significa Dio vittorioso, non era il peggio ma nemmeno il meglio dal quale i palestinesi (a noi tanto cari a parole e vuoti slogan), potevano sperare che la loro causa, già morta nel ’48 e sepolta a spizzichi e bocconi con i vari trattati di pace, potesse risolversi, perché Hassan-Dio Vittorioso era solo una pedina di un gioco che vede contrapporsi i due blocchi del mondo Arabo-Islamico (quello Sci’ita  a trazione Russa  e quello Sunnita a trazione Israelo-anglo-statunitense) su uno scacchiere in cui Israele è e deve rimanere la Regina (quella che si muove dove e come vuole) perché «…vuolsi cosi’ cola dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare».

Siete così tanto ridicoli che reclamate il minuto di silenzio per il Nasr-Allah e vi scagliate contro Bachar El Assad, il presidente di una nazione martoriata al pari della Palestina.

Non indugiate oltre, lasciate stare Nasr-Allah e fate un minuto di silenzio di vergogna per voi stessi ignoranti e faziosi.

Le vostre son solo lacrime di coccodrillo

Corrado Corradi

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