Attentato a Trump: adesso i dem hanno paura

Attentato a Trump: adesso i dem hanno paura
Attentato a Trump: adesso i dem hanno paura

West Palm Beach, 15 settembre: sul green di sua proprietà, Donald Trump subisce un nuovo attentato per mano di Ryan Ruth, 58 anni, neutralizzato dalla sicurezza mentre mirava al futuro Presidente USA con  un AK 47.

È il secondo tentativo di assassinio fallito contro il Tycoon in due mesi. Trump sembra essere protetto da un’entità superiore – Dio o un alleato di alto spessore – nella sua corsa alla Casa Bianca o quantomeno questa è la narrativa che corre nei gruppi trumpiani.

Gioca male, anzi malissimo ai Dem americani, che si ritrovano un avversario tosto, anzi tostissimo, che non ha intenzione di lasciarsi intimidire da puerili tentativi di eliminazione.

Evidentemente Donald Trump fa paura all’Élite guerrafondaia che, a poche settimane dalle elezioni presidenziali, si trova in netto svantaggio.

I Dem sono alla frutta: lo dimostra la faccia tosta con cui si dichiarano contro la violenza e la selezione poco oculata di reclute scarsamente preparate a portare a termine un compito che potrebbe non essere tanto difficile.

In fondo chi potrebbe volere l’eliminazione del concorrente diretto alle presidenziali? Dell’uomo che metterà fine alla follia guerrafondaia americana, al conflitto contro la Russia in territorio Ucraino?

La stessa Europa dovrebbe guardare con favore e pregare con fervore che Trump vinca le elezioni, pena ritrovarsi costretta ad attaccare l’orso russo e subirne la giusta ritorsione.

Cristian Borghetti

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