Gli influencer e i deficienti: due categorie in crescita – Ve la ricordate Malika, l’influencer gay che, con tempismo inarrivabile (era l’epoca del DDL Zan), piange in diretta le sue disgrazie omo?
Aiutatela! imploravano le prefiche di turno giunte al capezzale della sofferente.
Tra un “chiagni” massmediatico ed un “fotti” arcobaleno, racimolò tanti quattrini da acquistare un macchinone! La discriminazione omofoba appena inventata voleva affrontarla in Mercedes!
Dopo di lei planò sulle nostre coscienze eco-popolari certa Giorgia, attricetta siciliana pagata per piangere lacrime ambientaliste.
Giorgia, domani farà caldo! e giù singhiozzi Gretafriendly nemmeno fosse stato annunciato un terremoto.
Le lacrime di Soumahoro
Mancava la retorica pauperista e filcomunista e si presenta il signor Soumahoro con gli stivali infangati e con la moglie in mutande firmate.
Evidentemente non in possesso degli agganci giusti, agganci che hanno permesso a eserciti di ladri e di soubrette di operare per decenni nei palazzi del potere.
Gli armadi dell’africano vengono immediatamente aperti: ne fuoriesce un cimitero.
Lui risponde come una Giorgia qualunque e piange affogando nel ridicolo insieme alle fotografie soft porno della consorte.
Il suo diritto all’eleganza non ha retto… Non sapremo mai il perché.
La Ferragni merita un capitolo a parte
Chiara Ferragni è, nel suo genere, un capolavoro e “regge” da anni: trattasi di piagnona passpartout.
Piange, in quel di Sanremo, le sue pene di donna incompresa: piagnonismo da femminismo applicato dietro compenso (chi non piangerebbe per 50.000 Euro ad apparizione?).
Piange le sue disgrazie giudiziarie: piagnonismo da beneficenza deviata.
Piange sulle difficoltà dei gay: piagnonismo Luxuria style con supporto pediatrico: il figlio di tre anni postato worldwide con bandierina arcobaleno.
Piange le sorti del pianeta: piagnonismo ecofriendly inclusi vendita a sette euro di bottigliette (di plastica!) di acqua e smercio di orrida paccottiglia da cartoleria.
Le vacche che inquinano l’esosfera
Che lezioni da una che quando va in vacanza sposta una corte di una trentina di persone e prende l’aereo anche per andare a Ravenna.
E mentre Bono, saltando da un jet all’altro, ci insegna che la nostra utilitaria ucciderà il pianeta e le flatulenze delle vacche ci ammorberanno fino all’esosfera, una schiera infinita di idioti continuano a comprare le brutture sponsorizzate dalla bionda, a giustificare le porcate omoerotiche, a dar credito ad un cretino blasfemo che ha l’unico merito di aver sposato la bionda di cui sopra, a seguire con interesse gli strafalcioni ambientalisti di una ragazzina svedese e del suo delinquenziale entourage.
Loro sono quel che sono, ma voi, cari italiani che date loro credito…cosa siete?
Irma Trombetta
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