Luci spente sugli sbarchi, l’invasione silenziosa

Luci spente sugli sbarchi, l’invasione silenziosaLuci spente sugli sbarchi, l’invasione silenziosa – La politica interna italiana di fatto, non esiste più, vige solo assoluta attenzione a ciò che accade all’estero, con un occhio bene aperto sull’Ucraina prima e su Gaza poi, e uno ben chiuso – leggi cieco – sull’invasione dell’Italia da parte del continente nero.

Nessuno parla più degli sbarchi

L’incapacità della politica nostrana, di tutto l’arco costituzionale, della democrazia – cancro che uccide la libertà – usa armi di distrazione di massa, veicolando l’attenzione dei cittadini fuori dal perimetro costiero italiano, così che il piano d’invasione proceda senza intoppi.

L’Italia è il campo profughi dell’Europa in cui ristagna una marea umana scelta per adempiere allo scopo, alla missione.

Chi non capisce, mai capirà; chi capisce, ha compreso e si muove lungo direttive di protesta ammirevoli, ma, di fatto, inutili.

Il cambio di rotta è impossibile

I governi democratici, che siano di destra o di sinistra, non hanno orecchie per il popolo, non sono al servizio della Patria, sono servi della finanza internazionale.

La cura a questo male può essere una sola, chirurgica, ovvero rimuovere e fare pulizia.

Finché la cieca ostinazione di credere nella democrazia perdurerà, non ci sarà inversione di rotta, né politicamente, né in mare aperto.

Cristian Borghetti

 

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