Un elettore su due deluso dalla Meloni

Un elettore su due deluso dalla MeloniUn elettore su due deluso dalla Meloni – Oltre la metà degli elettori delusi dall’operato del governo, ormai è inutile ribattere con “Ve l’avevamo detto”.

Il primo anno di governo Meloni è stato caratterizzato da un’iniziale euforia per una sinistra battuta sul suo stesso terreno, ma a conti fatti la situazione non è cambiata o è addirittura peggiorata.

Come un governo PD

L’Europa continua a dettare legge, la Russia è sempre più lontana, le frontiere sono sempre più al collasso, i costi sono incontenibili, la delinquenza dilaga.

Ormai le passerelle dei Fratelli d’Italia non attirano più, a parte la propaganda non riusciamo a trovare troppe differenze coi governi PD e cinque stelle, che in questa ultima decade hanno raggiunto livelli talmente imbarazzanti che stentiamo a credere che l’Italia abbia dato i natali ai più grandi statisti della storia.

Un PD a toni azzurri

Forse siamo noi i primi a dover dire ai fratelli di togliere la fiamma dal simbolo e non gli antifascisti.

Molti auspicano alla cosiddetta “buona destra” alla Crosetto, praticamente un PD azzurro, eppure i sondaggi hanno fatto capire che la buona destra non la vuole nessuno, proprio perché troppo simile alla sinistra.

Il neoliberalismo che caratterizza i principali partiti italiani non piace più a nessuno se non a chi non vive la realtà quotidiana, la democrazia sta mostrando tutte le sue lacune e il nuovo socialismo è la parodia di sé stesso. Forse qualcuno sperava che la Meloni facesse rinascere qualcosa, che desse nuova energia a quella fiamma che tanto rivogliono, anche chi ha una formazione politica molto diversa.

Verso il fallimento del progetto

Come il Movimento 5 Stelle, anche l’esperimento Fratelli d’Italia è fallito, il governo non si è voluto esporre, non ha trovato il coraggio di Orban o di chi ha fatto la Brexit, non si sono mantenute le promesse fatte a elettori stanchi di sperare.

E a parte qualche proclama sull’italianità e sulla religione, mosse di per sé giuste ma atte più a scatenare inutili dibatti che altro, nessuno dotato di raziocinio può dirsi soddisfatto di questo anno.

L’Italia non s’è “destra” ma dorme ancora.

Lorenzo Gentile