Gianfranco Maria Chiti – Spiritualità e virtù: recensione al libro
“Padre Chiti era un gigante umile! Un gigante che sapeva accogliere tutti e che faceva sentire a tutti il suo amore e la sua carità”. Così scrive Antoine Haddad, nel suo recente libro Gianfranco Maria Chiti – Spiritualità e virtù.
Gianfranco Chiti (1921 – 2004) fu un ufficiale pluridecorato dei Granatieri. Congedatosi dall’Esercito italiano all’età di 58 anni con il grado di generale, scelse di indossare il saio francescano. Il 24 gennaio 2024, con Decreto Pontificio è stato proclamato Venerabile, a significare che la Chiesa universale lo ritiene un santo pur attendendo il sigillo divino con un miracolo.
Antoine Haddad, anch’egli frate minore cappuccino, si è altresì occupato della figura carismatica e virtuosa del “Generale arruolato da Dio” con l’altra e successiva pubblicazione, La divisa e il saio.
Fedele al Giuramento
Il primo volume traccia il profilo e il lascito spirituale di Padre Chiti. Nel farlo, Haddad non nasconde la partecipazione del generale Chiti alla Repubblica Sociale Italiana: “Interrogato molto più tardi sulla sua adesione alla Repubblica di Salò, rispose dicendo che non aveva potuto che tener fede al suo giuramento, anche se questa era certamente la scelta più difficile”.
In vita era considerato come una persona fuori dal comune, tanto che di lui si diceva fosse un “frate santo”.
Padre Chiti era nato in un contesto familiare intriso di fede cristiana. Entrato giovanissimo nel mondo militare, aveva coltivato non solo le virtù afferenti a tale ambiente, ma andava affinando nel contempo una maturità spirituale che lo avrebbe accompagnato nelle dolorose vicende della guerra, dell’internamento (nei campi angloamericani di Tombolo, Coltano e Laterina in Toscana) fino a portarlo ad abbracciare la vita religiosa.
A vent’anni dalla morte, Padre Chiti fa parlare di sé. Sono tante le persone che dichiarano “di aver ricevuto o di aver sentito di grazie (fatti straordinari, grazie spirituali, favori celesti, guarigioni interiori, conversioni, guarigioni fisiche, un aiuto spirituale) ottenute per intercessione del Venerabile servo di Dio, padre Gianfranco Maria Chiti, per la gloria di Nostro Signore”.
La vita straordinaria del frate-soldato, ancora poco conosciuta ai più, merita di essere raccontata, perché ha tanto di grandioso. Meriterebbe di essere studiata tra i banchi di scuola, perché Padre Chiti è un mito moderno da cui prendere ispirazione. Per chi lo ha incontrato e per tutti noi, Santo lo è già!
Matteo Pio Impagnatiello