Terremoto in Germania – Nella Turingia meridionale, nel piccolo distretto di Sonneberg, Robert Sesselmann, del movimento di destra radicale AFD (Alternativa per la Germania) ha vinto il ballottaggio elettorale contro il rivale democristiano con il 52,8% dei voti.
La prima roccaforte nazionalista
Pur trattandosi di una elezione locale in una zona politicamente secondaria, il fatto ha scatenato reazioni smodate e preoccupate da parte dei partiti di potere che temono il consolidamento di una prima “roccaforte” nazionalista e antisistema.
Panico tra gli altri partiti
I vari partiti democratici stanno già parlando di collaborare insieme per impedire all’AfD di crescere ulteriormente, mentre i “servizi” dichiarano apertamente di monitorare permanentemente il movimento e i suoi militanti.
La preoccupazione al di là dell’aspetto locale, deriva dal fatto che si percepisce una crescente opposizione popolare al potere del governo tedesco e della Unione europea, soprattutto tra i tedeschi dell’est, già passati dall’esperienza del socialismo reale.
Una speranza per la Germania?
Altrettanto preoccupante per i partiti tradizionali tedeschi è la piattaforma programmatica che ha portato alla vittoria l’AfD che si dichiara il nuovo “partito del popolo”: blocco delle forniture di armi a Kiev, blocco dell’invasione immigratoria, opposizione alle riforme “green” poste dal potere e che minacciano la società e la economia tedesche.
Un elettore dell’AfD ha sintetizzato così la situazione: se oltre ai voti dell’AfD si considerano tutti quelli che hanno smesso di andare a votare si vede che il 75% del popolo tedesco non vuole l’attuale governo.
Un segno promettente.
Marzio Gozzoli